
La mia pittura va verso un’idea di piattezza che contenga l’assoluto, tra il mare e il cielo.
Piero Guccione, Piccola onda, 2012.
La mia pittura va verso un’idea di piattezza che contenga l’assoluto, tra il mare e il cielo.
Piero Guccione, Piccola onda, 2012.
non ricordo la prima pietra
ma quella che poi fu chiave di volta
di questa cattedrale costruita sull’argilla
e quel sussulto che l’ha buttata giù.
Immagine: Anselm Kiefer, Tikkum, 2004.
Continua a leggere “Chiave di volta”La Bibbia non è tanto il libro che celebra il Nome, ma un manuale che fa accedere ai nomi.
Pangea, 5 gennaio 2011
Continua a leggere “Paul Celan, la Quabbalah e la traduzione”Mariangela Gualtieri
C’è nel mattino – sarà
per quella luce – una sottile ebbrezza
sarà per la bellezza
degli inizi – quella promessa
che sempre si nasconde
quando s’avvia un nuovo
qualche cosa.
Sarà il bello
di cominciare
con tutta l’energia rappresa
ancora intatta in gocce
tutta sospesa sopra il fare nostro.
da Quando non morivo, Einaudi, 2019
Margart Atwood
How quickly we’re skimming through time,
leaving behind us
a trail of muffin crumbs
and wet towels and hotel soaps
like white stones in the forest.
But something’s eroded them:
we can’t trace them back
to that meadow where we began so eagerly
with the berry-filled cups, and the parents
who had not yet abandoned us
to take their chances in the ground.
Franco Fortini
Quando dalla vergogna e dall’orgoglio.
avremo lavate queste nostre parole.
Quando ci fiorirà nella luce del sole
quel passo che in sonno si sogna.
di Robert Frost
Io sono uno che ha conosciuto la notte.
Ho fatto nella pioggia la strada avanti e indietro.
Eugenio Montale
Esitammo un istante,
e poco dopo riconoscemmo
di avere la stessa malattia.
Non vi è definizione
per questa mirabile tortura,
c’è chi la chiama spleen
e chi malinconia.
Ma se accettiamo il gioco
ai margini troviamo
un segno intelleggibile
che può dar senso a tutto.
da Diario Postumo
Luigi Balocchi
La casa era tutta uno specchio.
Tutto brillava.
Sui vestiti
non avevo una macchia.
I capelli puliti. Lustre le scarpe.
Ero un bravo bambino.
Ero sporco da far schifo.
Immagine: Ahmed Ramzan
Andrea Pavan, nave Amerigo Vespuccci
via Associazione Venus – Archivio Fotografico Navale Italiano
AT, Salmo 107
A seguire, un articolo di Gianfranco Ravasi: Il Mare e la Bibbia
accomodarsi a lato di una sedia
dove ripiega il fumo
e si solleva polvere dal tempo
invecchiata, la polvere, come ogni cosa qui,
sai, come invecchia il tempo.
un po’ mi fa sorridere la scena,
quella tristezza, in fondo quel morire.
Luciana Riommi
se riesci a vedere il bianco – blank, il vuoto –
a sentire il silenzio che ha da dire
incontrerai l’assenza.
ma non è un gioco di società.
Luciana Riommi
l’ingenuità lo sai quant’è impudica
a mani nude sulla vita
col sentimento che fosse già finita
o non era un sentimento? dimmi tu.
lo sai, sull’argomento c’è tanta imprecisione.
a sentirla raccontare sembra tutta un’altra storia,
ma è teatro di ologrammi
solo sembianze prive di memoria
non identità
e desiderio assurdo di un’assurda nostalgia
nostos il ritorno
sulle tracce di niente – verso casa? –
a cosa non è stato e non sarà.
oggi, semplicemente mai.
forse è l’idea che non c’è niente da capire
a generare questo pensare infertile
o l’arroganza che crede di sapere
ma non sa quant’è violenta una parola sempre uguale.
nell’artefatto dell’amore, per esempio,
dove amare si scambia con avere,
consumarsi a sazietà.
comunque nel disamore non c’è mai curiosità.
Una notte di giugno caddi come una lucciola
Sotto un gran pino solitario
In una campagna d’olivi saraceni
Affacciata agli orli d’un altipiano
Di argille azzurre sul mare africano…da
Questa è scritta sulla sua tomba.
Continua a leggere “Luigi Pirandello, nato il 28 giugno 1867”avvertimi se arriva un’altra estate
avvertimi prima che faccia sera.
per il viaggio
seguirò le tracce di un inverno.
io non ho mai pensato
che l’inverno fosse anaffettivo.