
East Thirty Second

Negli anni ’30, pur essendo un genere musicale piuttosto giovane, il jazz iniziava a contaminare anche la musica italiana. Nel 1936 Gorni Kramer utilizzava una filastrocca milanese sugli accordi di un celebre pezzo di Duke Ellington.
di Leo Ravera
[Note di lunedi n. 123]
31 gennaio 2022
Carlo Mattioli, Papaveri in Versilia, 1974 (part.)
Copertina di Patrick Hespeler ,tratta dal blog di Mădălina lu’ Cafanu
Continua a leggere “Accostamenti”Rai Radio Tre, Storia disinvolta del jazz: dal 26 giugno al 12 settembre, il sabato e la domenica alle ore 18.00.
Continua a leggere “Il jazz è una vertigine”Royal Garden Blues (Live in Ghana), by Louis Armstrong & His All Stars.
Louis Armstrong, Paul Newman e Duke Ellington.
via Jazz Reflections
Just You, Just Me.
Un giorno eravamo così affamate che respiravamo appena. Mi buttai fuori dalla porta, era freddo da morire e camminai a lungo entrando in ogni locale in cerca di lavoro.
Continua a leggere “Billie”Stéphane Grappelli è unanimemente considerato come il più grande violinista jazz. Uno dei pochi musicisti franco-europei che rientrano di diritto nel nel gruppo di testa delle grandi vedettes americane.
di Frank Ténot (*)
elaborazione del testo introduttivo a
“i grandi del JAZZ”, Fabbri Editori, 1980
«Sono Charles Mingus. Mezzo nero, mezzo giallo… ma non proprio giallo e nemmeno bianco quanto basta a essere identificato come tale. Per quanto mi riguarda mi considero un negro…»
℗ 1962 Atlantic Recording Corp. for the US and WEA International for the world outside the US.
Una registrazione del 1942: Duke Ellington e un gruppo di altri giganti del jazz, tra i quali Barney Bigard, Sonny Greer, Ray Nance, Joe ‘Tricky Sam’ Nanton, Rex Stewart e Ben Webster.
Maximum Maksanet.
da un articolo di Ismail Muhammad
The Paris Review, 17 giugno 2020
Esistono due diverse versioni di questo blues, entrambe registrate lo stesso giorno, il 16 aprile 1957. Pare che, dopo aver ascoltato uno dei suoi take di “Functional”, Monk disse: “Bene, sembra James P. Johnson”. Johnson, uno dei grandi stride pianists di Harlem, era uno dei miti musicali di Monk.