Per comprendere quanto sia stata grande l’influenza del minimalismo americano sulla musica pop-rock, uno degli esempi più lampanti è quello dello storico brano degli Who, tratto da “Who’s Next” (1971), “Baba O’Riley”.
di Valerio D’Onofrio
ondarock
Per comprendere quanto sia stata grande l’influenza del minimalismo americano sulla musica pop-rock, uno degli esempi più lampanti è quello dello storico brano degli Who, tratto da “Who’s Next” (1971), “Baba O’Riley”.
di Valerio D’Onofrio
ondarock
Un articolo un po’ datato per i 60 anni dall’uscita del grande romanzo di J.D. Salinger, che gli italiani conoscono nella versione di Adriana Motti.
di Luca Sofri
Il Post, 17 luglio 2011
C’è uno spazio tranquillo tra due lingue. Un ritardo nell’interpretazione, un non-luogo dove, mentre la mente fa emergere il significato in una lingua e trova l’equivalente nella seconda lingua.
da un articolo di Ingrid Rojas Contreras
The Paris Review, 18 giugno 2019
L’uso di articoli stranieri sui giornali italiani è un tema sfumato e complesso, reso più dall’informazione online: l’accesso a contenuti interessanti e preziosi è più facile e continuo, e i lettori hanno molte occasioni di verifica e svelamento delle fonti originali.
“Charlie”, Il Post
6 gennaio 2022
L’editor deve esercitare una certa influenza, non per il proprio interesse, non necessariamente per quello dell’autore, ma per quello del libro. A volte si spinge un po’ troppo in là col suo lavoro, ma un autore può guadagnarci in qualità.
da un articolo di Karl Ove Knausgaard (*)
The Paris Review, 5 gennaio 2021
di Guido Ceronetti
Mai stancarsi di tradurre perché tradurre è pensare.
dall’Introduzione a “La salvezza viene dagli ebrei” di Léon Bloy.
Una miniserie Netflix che mostra usanze, rituali e passaggi obbligati all’interno di una comunità di ebrei ultra-ortodossi a New York.
da un articolo di Alessio Altieri
Esquire, 18 aprile 2020
A proposito delle famigerate note a piè di pagina: servono? Non servono? Sono il male? Andrebbero abolite? Secondo noi non necessariamente, e vi spieghiamo perché.
dal blog doppioverso
a cura di Chiara Rizzo e Barbara Ronca
27 aprile 2017
L’indimenticabile finale de “Il grande Gatsby”, scritto a mano dall’autore Francis Scott Fitzgerald accanto al suo ritratto.
da Culturificio
Continua a leggere “La ‘fine’ di Gatsby”Nicola Gardini
di Federica Arnoldi
Doppiozero, 9 ottobre 2014
Alcuni brani tratti dal resoconto della XII edizione delle Giornate della traduzione letteraria e da un colloquio col traduttore Norman Gobetti.
Continua a leggere “Stare tra le lingue”Come ha scritto Jacques Derrida, “la pluralità impone e contemporaneamente proibisce la traduzione”, traduzione che diventa perciò “un compito impossibile e necessario”.
Continua a leggere “Traduzione, la fatica di Sisifo”Mario Benedetti
Poema dedicato a Ernesto “Che” Guevara, scritto dopo la sua morte.
Continua a leggere “Riguardo al Che”“… c’è traduzione solo quando c’è tradimento. E c’è tradimento perché c’è la necessità di fissare delle priorità.”
Brevi citazioni tratte da un’intervista di Andrea Monda a Valerio Magrelli.
Continua a leggere “Traduzione: la “regola del meno uno””di Guillaume Colletet, Elegia, 1637
Sono stufo di servire, basta con l’imitare,
Le versioni sviliscono chi è in grado di inventare:
Sono più innamorato di un Verso che ho prodotto
Che di tutti quei Libri in prosa che ho tradotto.
Parafrasando Somerset Maugham, «ci sono tre regole per scrivere una traduzione, ma sfortunatamente nessuno sa quali siano».
di Claudia Zonghetti
Il Sole24ORE, 24 Settembre 2017