

In origine, il simbolo era un segno di riconoscimento di un patto di ospitalità o alleanza, ottenuto spezzando irregolarmente in due un oggetto in modo che entrambe le famiglie possedessero uno dei due pezzi combacianti.
Continua a leggere “Simbolo”In origine, il simbolo era un segno di riconoscimento di un patto di ospitalità o alleanza, ottenuto spezzando irregolarmente in due un oggetto in modo che entrambe le famiglie possedessero uno dei due pezzi combacianti.
Continua a leggere “Simbolo”Ciò che non si può dire col linguaggio ma si mostra è l’ineffabile. Come scrisse Wittgenstein, «alla filosofia spetta sempre il compito di una terapia del linguaggio, per ribadire che ‘su ciò di cui non si può parlare si deve tacere’».
Continua a leggere “Ineffabile”Camus e Sartre erano una strana coppia. Camus era un cosiddetto pied-noir, franco-algerino, nato povero, che seduceva tutti con i suoi lineamenti alla Bogart. Sartre, figlio dell’alta borghesia francese, non si poteva certo definire un Adone.
da un articolo di Sam Dresser
The Vision, 14 settembre 2018
via Philosophy Matters
Gli storici dell’arte Didi-Huberman e Daniel Arasse hanno riflettuto sulla difficoltà di vedere qualcosa davanti al quadro di Leonardo. Il modo di esporre la tela ne avrebbe fatto una star, rendendola invisibile.
LA PIÈCE JOINTE, di Romain de Becdelièvre
Radio France, France Culture, 16 marzo 2022
Filosofo, politologo, precettore, scienziato e perfino medico, fu una delle menti più brillanti del mondo ellenistico proprio per la sua insaziabile curiosità e passione per lo studio: un autentico ‘polimathes’ («colui che ha appreso molto»).
di Abel G.M.
Storica, National Geographic
7 marzo 2022
Inaugurata il 10 febbraio, Karl Marx e il capitalismo ripercorre la critica del filosofo di Treviri al sistema capitalistico di metà Ottocento ma offre spunti di riflessione anche su quello contemporaneo.
da un articolo di Fernando D’Aniello
Rivista il Mulino, 20 febbraio 2022
All’interno del movimento futurista erano due gli atteggiamenti ideologici: uno nazionalista e l’altro anarcoide, con colorature socialisticheggianti: una sorta di divisione interna fra destra e sinistra che però non si nota a livello creativo.
da un articolo di Guido Michelone
Giacomo Verri Libri, 30 settembre 2021
Siamo negli anni della celebrità fiammante. Ha già scritto le opere memorabili – Le Jeune Parque, Le Cimetière marin, Charmes, Monsieur Teste –, raccatta onori. La sua fama statuaria è condivisa con interlocutori alati (Henri Bergson, Albert Einstein, Louis de Broglie).
Pangea, 24 dicembre 2021
Continua a leggere ““Ogni potere è spregevole”. Paul Valéry, l’anarchico”La fiducia nella scienza è uno dei pilastri fondamentali sui quali si appoggia la società contemporanea, ma appare sempre più necessario mettere in dubbio l’atteggiamento fideistico per farla uscire dalla “solitudine” a cui l’abbiamo relegata.
da un articolo di Saverio Mariani
RITIRI FILOSOFICI, 7 febbraio 2021
Possiamo vivere come vivono gli altri e tuttavia nascondere un no più grande del mondo: è l’infinito della malinconia…
Emil Cioran, Sommario di decomposizione
Di Ludwig Wittgenstein affascina il vagabondaggio… Si fa speleologia, in Wittgenstein, certi di scoprire universi.
Pangea, 26 maggio 2021
Continua a leggere ““Siamo in lotta contro il linguaggio””Nel 1992 Franco Battiato, in una delle sue frequenti sortite in Medio Oriente, tiene un concerto in Iraq, di supporto alla campagna “Un ponte per Baghdad”.
dal reportage di Laura Guazzone
Il Manifesto, 23 maggio 2021
… uno degli aspetti della nostra vita è rappresentato da un repertorio di pronostici ed attese che si formano dentro di noi a prescindere dalla nostra volontà, spontaneamente.
Continua a leggere “Aspettative e pregiudizi”via Philosophy Matters
Le grandi crisi economiche: rischi e opportunità dei piani di uscita.
di Marcello Bianchi
Continua a leggere “La cultura all’origine della ricchezza delle nazioni”Il 3 gennaio 1851, nella cantina della sua casa di Parigi, Léon Foucault inizia l’esperimento del pendolo che porterà il suo nome.
La piccola Amleta
Il fascino è l’arte di farsi dir di sì senza aver posto alcuna domanda esplicita.
Albert Camus (*)