
La Bibbia non è tanto il libro che celebra il Nome, ma un manuale che fa accedere ai nomi.
Pangea, 5 gennaio 2011
Continua a leggere “Paul Celan, la Quabbalah e la traduzione”La Bibbia non è tanto il libro che celebra il Nome, ma un manuale che fa accedere ai nomi.
Pangea, 5 gennaio 2011
Continua a leggere “Paul Celan, la Quabbalah e la traduzione”Andrea Pavan, nave Amerigo Vespuccci
via Associazione Venus – Archivio Fotografico Navale Italiano
con un articolo di Gianfranco Ravasi
Continua a leggere ““… egli li condusse al porto sospirato…””di Massimo Bontempelli
Non importa morire, importa non sapere quando. L’ignoranza è la giovinezza. Di mano in mano che uno un poco lo sa, lui se ne va. La vita è essere incerti, Dirce, la vita è non sapere, non sapere né quando né dove uno va, Dirce.
da Pangea
settembre 2019
Se fossi un brano letterario sarei un soliloquio. Se fossi un elemento sarei acqua. Se fossi un romanzo, probabilmente sarei Le Onde di Nostra Signora del Flusso di Coscienza Virginia Woolf.
di Silvia Del Ciondolo (*)
dal sito https://letteralmentefelice.com/
“Tu puoi trattenermi qui, hai il diritto e i mezzi per farlo e forse lo farai veramente, ma la mia mente e i miei pensieri, tutti i più ardenti desideri del mio cuore non li potrai mettere in catene.”
di Simone Germini (*)
I Malpensanti, 10 luglio 2017
Rileggendo la prima satira del II libro delle Satire di Orazio, scrittore latino del I sec. a.C., mi sono chiesta “Come sarebbe stato il dialogo tra i due protagonisti se fossero vissuti nel XXI secolo?”
di Tamara V. Mussio
L’undici, marzo 2014
La nera barba pende sopra il petto.
Il volto non è il volto dei pittori.
È un volto duro, ebreo.
Non lo vedo e insisterò a cercarlo
fino al giorno
dei miei ultimi passi sulla terra.
di Gianfranco Ravasi
Il Sole 24 Ore Cultura
9 ottobre 2017
Alcune figure femminili, grazie a una fama leggendaria – di solito negativa – sono diventate antonomasie: tra queste c’è anche Lolita.
di Daniela Brogi
DOPPIOZERO, 23 settembre 2016
di W. Somerset Maugham
Un autore è probabilmente la persona meno adatta a parlare del proprio lavoro. C’è in proposito un istruttivo aneddoto raccontato da Rofer Martin du Gard su Marcel Proust.
dalla prefazione di Schiavo d’amore
Continua a leggere “Sulla schiavitù dell’uomo (On Humane Bondage)”Nel primo libro, Olive era una donna di mezza età, senza freni né filtri. Ora è invecchiata, come accade di rado ai personaggi femminili dei romanzi, e pensa di essere diventata un po’ più gentile. Vero.
da un articolo di Lucy Hughes-Hallett
The Guardian, 25 ottobre 2019
[di seguito, un articolo del 2017 dell’autrice scritto per la stessa testata]