È il brano che ha lanciato i Procol Harum 1967. Mentre il rock americano si ispira principalmente al blues, il rock inglese ha sempre mantenuto un rapporto stretto con la musica classica. Non stupisce dunque che il pezzo sia ricavato in gran parte dalla musica di J.S. Bach.
di Leo Ravera
14 novembre 2022
Altri esempi di contatto tra musica classica e rock inglese si trovano nella musica del trio Emerson Lake & Palmer, nei Genesis, nei King Crimson. Anche nella musica dei Beatles si ascoltano a volte arrangiamenti che impiegano l’orchestra d’archi e il coro, con una chiara ispirazione classica.
Tornando al pezzo dei Procol Harum A Whiter Shade of Pale, il brano è ricavato da una linea di basso discendente tipica della musica classica, in particolare ricorda la famosissima Aria sulla quarta corda di J.S. Bach, contenuta nella suite orchestrale n. 3 in re maggiore, BWV 1068.
[…] Gli accordi sono quasi uguali e persino la melodia è simile, non tanto per l’altezza dei suoni ma per il ritmo melodico: entrambi i brani iniziano con una nota lunga e proseguono con una serie di crome.
[Non ho inserito il brano di Bach perché senza gli esempi “tecnici” di Leo Ravera, per i profani è un po’ difficile rilevare la similitudine: chiunque abbia invece una preparazione adeguata può cliccare in alto sul nome dell’autore dell’articolo e godere appieno delle sue spiegazioni.]
Se la somiglianza tra A Whiter Shade of Pale e l’Aria sulla quarta corda è dunque evidente, sono molti i brani che usano la stessa progressione armonica anche distaccandosi dal brano di Bach. Un altro esempio della stessa progressione si trova ad esempio nella sonata n.30 op.109 di L.V. Beethoven.
In questo caso la melodia è del tutto differente, spezzata in brevi frammenti di due note, ma la progressione armonica è assolutamente la stessa [anche se] la sonata di Beethoven è in tonalità di Mi maggiore […].
Questa progressione armonica è stata dunque impiegata da diversi compositori classici, in epoche diverse, ripresa da musicisti rock come i Procol Harum, ed impiegata anche da cantautori per scrivere canzoni. Questa stessa serie di accordi si ritrova ad esempio in Albachiara di Vasco Rossi.
Le canzoni italiane che usano questi accordi sono molto numerose, ad esempio La leva calcistica della classe ‘68 di Francesco di De Gregori, Quello che le donne non dicono di Fiorella Mannoia, A te di Jovanotti.
Tuttavia sarebbe sbagliato dire che i compositori di questi brani hanno copiato qualcuno o qualcosa, la serie di accordi, con il basso che scende, sono infatti impliciti nella scala stessa. La scala è parte fondamentale della musica ed utilizzare gli accordi “in fila” sulla scala era una cosa logica e naturale tanto per Bach, quanto per i cantautori recenti.
I Procol Harum hanno chiaramente voluto omaggiare Bach con una citazione, mentre gli altri autori di canzoni hanno semplicemente utilizzato una serie di accordi che “stanno bene insieme”, riscoprendo in modo forse inconsapevole qualcosa che era già ben noto ai musicisti di trecento anni fa.
dik dik – senza luce
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Io non lo sapevo! Me lo ha detto mio marito che oggi è in smart working…
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Molto interessante, grazie!
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Sono contenta che tu abbia gradito. Anche io non sapevo nulla di questa cosa… 🙂
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Neanche io! 😊
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