
La Dep Art Gallery di Milano dedica una monografica a Salvatore Mangione, sulla produzione delle Sicilie, le Italie degli anni Settanta e il tema della città.
da un articolo di
Finestre sull’Arte
26 ottobre 2022
Immagine: Salvo, 45 siciliani (1976; olio su tavola, 100 x 119 cm)
Dal 28 ottobre 2022 al 28 gennaio 2023 Dep Art Gallery a Milano. L’esposizione, attraverso una serie di dipinti che vanno dal 1983 al 2003, vuole porre l’attenzione su due momenti distinti della produzione di Salvo, nome d’arte per Salvatore Mangione (1947 – 2015): le Sicilie e le Italie degli anni Settanta e il tema della città.
La mostra, a cura di Gianluca Ranzi, rientra in un percorso di studio e ricerca dedicato, da diversi anni, all’opera di Salvo, già protagonista di tre mostre personali nello stessa galleria nel 2007, 2010 e 2017.
Questa quarta monografica intende offrire uno sguardo inedito su una produzione più rara dell’artista, nel momento del ritorno alla pittura dopo l’esperienza con l’arte povera, esplorando da una parte la complessità della sua ricerca pittorica, nella relazione tra spazialità, resa della luce e sensibilità cromatica, e dall’altra parte la personale rilettura della tradizione pittorica classica.
A metà degli anni Settanta, Salvo dipinge le prime Italie e Sicilie: l’esposizione mostrerà una selezione di olii di grandi e piccole dimensioni, oltre ad alcuni disegni.
Queste opere giocano con le silhouette delle mappe geografiche alle quali viene sovrapposta una griglia di meridiani e paralleli riempita dalle lettere che compongono i nomi di grandi artisti, filosofi e scrittori italiani di ogni epoca, ad esempio nell’opera 20 Siciliani del 1975 oppure Italia del 1975, ai quali Salvo fa sempre seguire il suo, secondo una strategia creativa di affermazione del sé.
Si tratta di opere che uniscono l’esercizio di una concettualità autoreferenziale e sottilmente autoironica alla riscoperta della pratica della pittura.
La seconda parte del progetto espositivo è dedicata alla produzione pittorica avviata dagli anni Ottanta. Attraverso una selezione di dipinti su tela datati dal 1983 al 2003, la mostra si concentra sulla raffigurazione della città. In questi lavori diventano centrali la sintesi delle forme, l’attenzione alla prospettiva, lo studio del colore tra le variazioni di ombre e luci.
Sospese tra realtà e immaginazione, le ambientazioni cittadine, spesso notturne, diventano pretesto per rappresentare i bagliori di luce di lampioni, neon e autovetture che si stagliano su imponenti edifici trasformati in puri solidi geometrici, come ad esempio in Periferia del 1986 o nel grande dipinto Senza titolo del 1988, uno scorcio di Firenze nel quale si riconosce il Ratto delle Sabine di Giambologna.
[…] Affiancando questi due cicli di opere, l’esposizione diventa un viaggio attraverso le Sicilie e i sogni urbani ad occhi aperti dell’artista.
Per info: www.depart.it
Orari: Da martedì a sabato dalle 10.30 alle 19.

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