Ho pensato a questo fatto osservando la diatriba vax – novax di questi ultimi anni.
Supponiamo che, per assurdo (speriamo per assurdo), un giorno si scoprirà che i vaccini a mRna erano genotossici e tutti moriranno dopo 5 anni: la scienza si era sbagliata, come a volte può capitare, milioni di persone scomparirebbero.
La Terra sarà decimata e solo quei bizzarri novax rimarrebbero a popolarla.
Quelle piccole correnti contrarie possono risultare fondamentali (se non salvifiche) per rinnovare la società.
E questo vale anche nel caso in cui queste correnti sono strampalate o irrazionali.
Non mi sarebbe mai venuto in mente un paragone di questo tipo, molto pratico.
Certo che la scienza e la ricerca possono sbagliare, così come è difficile arrivare (magari da lontano, o da vicino) alla verità, in ogni campo, che comunque poi viene rimessa in discussione da altri risultati, ecc., ma è il “metodo scientifico” quello che è in questione. E in quello io credo e spero.
Di roba e gente bizzarra, strampalata o irrazionale, è “a monte” che mi preoccupo. “A valle”, poi, vedo il nulla.
Se devo scegliere, sicuramente quest’ultimo “pacchetto” lo lascio a se stesso.
Il metodo scientifico è il miglior metodo che abbiamo trovato finora: anche io ripongo la mia fiducia in questo modo di procedere.
Tuttavia sono convinto che queste correnti illogiche, bizzarre, strampalate abbiano la loro utilità.
Queste, ai miei occhi, appaiono come correnti caotiche e il Caos se preso a piccole dosi è un agente di rinnovamento.
Molti sono le scoperte anche in ambito scientifico che sono state fatte grazie ad un elemento casuale.
In ambito scientifico, sì.
Correnti caotiche che riproducono caos spesso aumentano solo la confusione, e questo non so se sia portatore di rinnovamento.
La confusione chiede di essere risolta, o accettando le obiezioni oppure respingendole con una motivazione chiara e logica.
In ogni caso l’idea si rafforza!
Direi che è chi incarna la confusione che deve proporsi con qualche solido argomento, confutando nettamente qualcosa e chiedere risposte.
Scienza e ricerca intanto “lavorano”, senza incrollabili certezze e rispondendo se è possibile un dialogo chiaro e logico sullo stesso piano, soprattutto con chi su certi piani non sa o non vuole mettersi. La confusione come metodo lascia il tempo che trova (anche se fa molti proseliti).
Ho pensato a questo fatto osservando la diatriba vax – novax di questi ultimi anni.
Supponiamo che, per assurdo (speriamo per assurdo), un giorno si scoprirà che i vaccini a mRna erano genotossici e tutti moriranno dopo 5 anni: la scienza si era sbagliata, come a volte può capitare, milioni di persone scomparirebbero.
La Terra sarà decimata e solo quei bizzarri novax rimarrebbero a popolarla.
Quelle piccole correnti contrarie possono risultare fondamentali (se non salvifiche) per rinnovare la società.
E questo vale anche nel caso in cui queste correnti sono strampalate o irrazionali.
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Non mi sarebbe mai venuto in mente un paragone di questo tipo, molto pratico.
Certo che la scienza e la ricerca possono sbagliare, così come è difficile arrivare (magari da lontano, o da vicino) alla verità, in ogni campo, che comunque poi viene rimessa in discussione da altri risultati, ecc., ma è il “metodo scientifico” quello che è in questione. E in quello io credo e spero.
Di roba e gente bizzarra, strampalata o irrazionale, è “a monte” che mi preoccupo. “A valle”, poi, vedo il nulla.
Se devo scegliere, sicuramente quest’ultimo “pacchetto” lo lascio a se stesso.
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Il metodo scientifico è il miglior metodo che abbiamo trovato finora: anche io ripongo la mia fiducia in questo modo di procedere.
Tuttavia sono convinto che queste correnti illogiche, bizzarre, strampalate abbiano la loro utilità.
Queste, ai miei occhi, appaiono come correnti caotiche e il Caos se preso a piccole dosi è un agente di rinnovamento.
Molti sono le scoperte anche in ambito scientifico che sono state fatte grazie ad un elemento casuale.
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In ambito scientifico, sì.
Correnti caotiche che riproducono caos spesso aumentano solo la confusione, e questo non so se sia portatore di rinnovamento.
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La confusione chiede di essere risolta, o accettando le obiezioni oppure respingendole con una motivazione chiara e logica.
In ogni caso l’idea si rafforza!
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Direi che è chi incarna la confusione che deve proporsi con qualche solido argomento, confutando nettamente qualcosa e chiedere risposte.
Scienza e ricerca intanto “lavorano”, senza incrollabili certezze e rispondendo se è possibile un dialogo chiaro e logico sullo stesso piano, soprattutto con chi su certi piani non sa o non vuole mettersi. La confusione come metodo lascia il tempo che trova (anche se fa molti proseliti).
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Effettivamente capita molto raramente che chi incarna la confusione sia in grado di presentare un’obiezione con un sufficiente grado di rilevanza.
Ma di certo la fantasia non gli manca 😀
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Chi non si allinea viene emarginato. Ormai c’impongono l’appiattimento di pensiero senza poter avere la minima spiegazione da chi di dovere.
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