Valentino Zeichen

Con oculato snobismo
sperperavo le estati…
dalla prima poesia scritta per Linus
Con oculato snobismo
sperperavo le estati
negli ostelli della gioventù;
ma i tuffi solo a Porto Venere,
in quel cimitero marino
oltre il cancelletto arrugginito,
nella grotta di Byron.
Dormivo all’aperto, incoronato
dalle stelle al neon, d’un hotel;
imbottivo come un salume
il saccapelo, ero già salma
della mia giovinezza.
Dal cimitero sovrastante
si tuffavano i fantasmi;
si offriva loro gessetti votivi
per impensierire di scritte
le lastre di lavagna.
E al risveglio sognavo
rivelazioni sull’aldilà;
erano iscrizioni funerarie
copiate da quelle già note,
e anche infarcite di oscenità.
È così che i defunti
si burlavano di me.
Immagine: Blackledge Photography