
In un mix di sessualità e rock, la pellicola di Jim Sharman è tutt’altro che superata.
da virginradio.it, 2020
[a seguire, “Ecco che fine hanno fatto i protagonisti”
di Alessio Lana, Il Corriere della Sera, 4 giugno 2021]

Foto: 20th Century Fox/Getty Images.
La pellicola fu realizzata in base alla pièce teatrale “The Rocky Horror Show“, che debuttò nel 1973. Tutto ebbe inizio così. Lo sceneggiatore Richard O’Brien amava i film di fantascienza, la musica degli anni ’50 e il glam rock. Insieme a Sharman mise sù lo spettacolo, che in pochissimo tempo ebbe un successo clamoroso. Da qui nacque l’idea dell’adattamento cinematografico. Gli interpreti sarebbero stati gli stessi che avevano recitato nella commedia, tutti inglesi. I produttori, però, si impuntarono sui due protagonisti: dovevano essere americani. E così furono chiamati Susan Sarandon e Barry Bostwick.
Il film ruota intorno al tema della sessualità. Rocky Horror ben presto si accorge delle abitudini amorose della Terra e nella scena che chiude il matrimonio iniziale, gli sposi si allontanano con una macchina che porta il seguente messaggio: “Aspetta fino a stasera: lei ha avuto quello che voleva, ora tocca a lui“, alludendo al rapporto sessuale che consumeranno quella sera stessa. Anche i protagonisti Janet e Brad si svegliano ben presto dal torpore di un rapporto di coppia tradizionale e sperimentano la libertà. “The Rocky Horror Picture Show” riflette il risveglio sessuale della società dell’epoca, con una coppia normale, che rappresenta gli anni ’50, e un dottore transessuale che – insieme alle sue donne seminude – è lo specchio degli anni ’60.
La pellicola ha una colonna sonora meravigliosa e continui riferimenti a film di fantascienza, come “Flash Gordon” e “The Invisible Man“. Le citazioni non finiscono qui. La scena in cui Brad canta tutto il suo amore a Janet, ha come sfondo una coppia di attori vestita come i protagonisti del famoso dipinto “American Gothic“, di Grant Wood.
Il creatore del film ha affermato che la trama risale alla storia più antica di sempre. “È una rivisitazione di una delle fiabe più antiche del mondo: quella di Adamo ed Eva. Brad e Janet sono Adamo ed Eva e il serpente è Frank-n-Furter“.
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Ecco che fine hanno fatto i protagonisti

Da Frank’n ‘Further a Riff Raff ecco come sono diventati gli attori del cast del film di culto.
Corriere della Sera, 4 giugno 2021
I primi 45 anni
Definirlo un cult non è abbastanza. Il Rocky Horror Picture Show è la summa degli anni ‘70, una pellicola uscita 46 anni fa che fa ancora parlare di sé. Definito «la madre di tutti i musical», ha debuttato in teatro a Londra nel 1973 al Royal Court Theatre portando a casa cinque settimane di tutto esaurito e poi, il 14 agosto 1975 ecco la versione cinematografica che ne supera il successo. Questa stralunata, liberissima e trasgressiva rielaborazione del mito di Frankestein è stata anche selezionata per essere conservata nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. i personaggi sono indimenticabili, da Frank N. Further, folle scienziato ispirato al Barone Frankentestein che unisce l’ex amante Eddie con il muscolosissimo Rocky, al maggiordomo Riff Raff e i morigerati fidanzatini Brad e Janet, una giovanissima Susan Sarandon. E proprio qui vogliamo concentrarci, vedendo cosa fanno oggi gli interpreti di questi personaggi senza tempo.
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Tim Curry
Nel film era irriconoscibile. Dietro alla versione glam di Frankenstein si nascondeva infatti Tim Curry, autentico trasformista che presterà il viso anche al pagliaccio assassino di It e comparirà nel secondo Mamma ho perso l’aereo. Curry nel 2012 ha avuto un infarto e da allora è costretto su una sedia a rotelle ma non ha smesso di doppiare e recitare. Nel 2016 ha partecipato al remake televisivo del Rocky Horror Picture Show, intitolato Let’s Do the Time Warp Again, nel ruolo del narratore.

Janet
All’epoca del film, Susan Sarandon era giovanissima. Aveva 29 anni ed era perfetta per il ruolo della virginale Janet. Indimenticabile interprete di Thelma & Louise, L’olio di Lorenzo e Il cliente, dopo The Rocky Horror Picture Show ha ricevuto ben cinque candidature all’Oscar e una statuetta come miglior attrice protagonista per Dead Man Walking – Condannato a morte. Gli ultimi suoi film sono entrambi del 2019, Jesus Rolls – Quintana è tornato! di John Turturro e Blackbird di Roger Michell.

Riff Raff
Al tempo ci fu gran sorpresa per il ruolo del maggiordomo Riff Raff. A interpretarlo sullo schermo fu Richard O’Brien, autore della versione teatrale del musical. Dopo il Rocky Horror Picture Show, ha avuto alcune parti in film come Jubilee, La leggenda di un amore – Cinderella e Spice Girls – Il film, doppiato il personaggio di Lawrence nella serie a cartoni animati della Disney Phineas e Ferb. Nel 2013, all’età di 71 anni, ha sposato la sua terza moglie.

Eddie
Quello di Eddie è solo un cameo ma di pregio. A interpretarlo è Meat Loaf, cantante e leader dell’omonima band noto soprattutto per la trilogia Bat Out of Hell, il cui primo capitolo è uno dei dischi più venduti della storia del rock, e per il brano «I’d Do Anything for Love (But I Won’t Do That)». È comparso in oltre 50 pellicole per il cinema e la Tv e tra i suoi ruoli più famosi c’è l’indimenticabile Bob di Fight Club. Il suo ultimo album è Braver Than We Are del 2016.

Brad
Accanto a Janet c’era il fidanzatino Brad, interpretato da Barry Bostwick. Questo è il ruolo cinematografico più importante dell’attore che, dopo il musical, si è rivolto soprattutto a teatro e Tv apparendo in serie come Spin City, Law & Order, Scrubs, Cold Case e Will & Grace

Magenta
Sorella di Riff Raff dalla capigliatura molto glam, Magenta era interpretata da Patricia Quinn e questo è rimasto il ruolo più importante per l’attrice. Dopo il Rocky Horror Picture Show Quinn è apparsa in Monty Python – Il senso della vita e Le streghe di Salem e nei film per la Tv Doctor Who e Bergerac.

Le donne mi sembrano meglio conservate, rispetto agli uomini.
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Decisamente 🙂
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Ci credi che non l’ho mai visto questo film? L’ho sentito nominare milioni di volte ma vederlo mai.
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Io, che però sono la “zia” lo vidi a Londra a teatro poco prima che uscisse il film! Non so se possa piacere a tutti. A me, per esempio, la versione cinematografica è piaciuta meno.
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Sarà come quei film tratti dai libri. Nel libro la storia è di un certo tipo e il film la stravolge.
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Anche se la zia era molto giovane, a teatro era tutta un’altra cosa!
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