di José Ortega y Gasset

Li sentirete parlare con formule tassative intorno a se stessi e al loro ambiente, il che potrebbe lasciar pensare che posseggono idee su tutto questo.
[…] L’esatto contrario: l’individuo cerca mediante quelle idee di fissare la sua particolare visione del reale, della sua stessa esistenza. Perché la vita è soprattutto un caos in cui ci si smarrisce. L’uomo ne ha il sospetto; però l’atterrisce l’idea di trovarsi faccia a faccia con questa terribile realtà, e si sforza di nasconderla con un velo fantasmagorico, affinché tutto sembri chiaro. Non lo preoccupa il fatto che le sue “idee” non siano veridiche: le utilizza come trincee per difendersi dalla sua stessa vita, come spauracchi per allontanare la realtà.
[…] Queste sono le uniche idee veridiche: le idee dei naufraghi. Il resto è retorica, posa, intima farsa. Chi non si sente veramente smarrito, si perde inesorabilmente…
da La ribellione delle masse
Immagine: Jackson Pollock, Number 1, 1949; MOCA, Los Angeles