di Pierluigi Cappello

Lasciarsi dietro i giorni come un fastidio breve,
voltarsi, della folla non riconoscere un volto.
Prepararsi il trono di una normalità sedentaria
e dal basso, un singolo filo d’erba fra le labbra,
alzare i calici di tutti i giorni dimenticati
lanciare le spine sotto le unghie dentro un magnifico grigio,
in un ventaglio di luce.
da Stato di quiete, Poesie 2010-2016, Bur, 2016
Foto: Ferdinando Scianna.